sabato 22 novembre 2014

6. Arno Camenisch, Dietro la stazione

Dopo una veloce, rilassante (...), letteralmente buzzing ma soprattutto mega diabetica (metaforicamente e fisicamente parlando) tappa londinese, eccomi di nuovo sul pezzo. L'occasione è quella di parlare di un librino che ho a dir poco adorato, Dietro la stazione di Arno Camenisch. La recensione di Fofi rende merito all'editore Keller per scovare tali gioiellini, ed io non posso che essere d'accordo, a fronte soprattutto della meravigliosa chiacchierata con Roberto Keller al Pisa Book Festival (che potete leggere qui). 
Dietro la stazione è un libriccino da leggere tutto d'un fiato, e che sin dalle prime righe ti catapulta in un mondo completamente altro, dove però, allo stesso tempo, ogni cosa sa di intimo e di familiare. Si ha come l'impressione, infatti, che sia un libro le cui pagine potrebbero essere infinite: vi si narrano le storie di un paesino di 40 abitanti nel cantone dei Grigioni dal punto di vista di un bambino (di cui non sappiamo né il nome né l'età), e veniamo a conoscenza di un universo costellato da piccole cose, semplici ma straordinarie. Si sospira con l'alternarsi delle stagioni, si fa amicizia con gli strambi individui del villaggio, si sorride per le nuove scoperte dei bambini e per le loro avventure, si assapora la saggezza degli anziani, si corre per i prati, si guarda il cielo terso della montagna.  E già qui ciao, ma c'è anche di più: perché Arno Camenisch scrive in una lingua meravigliosa, un misto tra tedesco e romancio che la traduttrice Roberta Gado ha reso magistralmente. Si tratta di un parlato davvero buffo, credo però che il senso sia quello della ricerca di una mimesi il più possibile aderente alla realtà che lo scrittore ha voluto raccontare.  Insomma, come scrive Fofi, un gioiello da far scoprire e da condividere; aggiungo che personalmente trovo sia un libro perfetto per l'autunno/inverno, a partire dalla meravigliosa copertina. E poi quando si tratta di dialetti e montagna, con me si è fatto proprio centro.

Il 26 settembre poi stavo guidando, in una rara e fredda giornata di sole, verso la biblioteca dove ho svolto il tirocinio post-laurea; ero felice come non mi capitava di esserlo da tanto tempo, accendo la radio su Fahrenheit e sento Loredana Lipperini che intervista Arno Camenisch a proposito del suo ultimo libro, Ultima sera. Parlano anche di Dietro la stazione, dei personaggi che lo abitano, e non lo so, mi vengono i brividi dall'emozione, e divento ancora più felice. Così al Pisa Book mi sono ovviamente comprata l'ultimo capitolo su questo paesino incantato, e non vedo l'ora di leggermelo.




In sintesi:

  • Paese: Svizzera.
  • Prima edizione originale: 2010.
  • Data recensione Fofi: 9 maggio 2013. 
  • Pagine: 107.
  • Periodo di lettura: 2-3 gennaio 2014.
  • Consigliato: abbestia
B.     

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